Nel mercato del lavoro attuale, attrarre nuovi talenti è solo una parte dell’obiettivo. L’altra, cruciale, è sviluppare la capacità di fidelizzare i propri collaboratori: un processo di acquisizione dei talenti davvero efficace, deve integrarsi con una solida strategia di retention.
Pensiamoci un attimo. Oggi piattaforme come Glassdoor – sito web che permette a dipendenti ed ex dipendenti di valutare le aziende, condividere recensioni e fornire dettagli su stipendi, benefit e cultura aziendale – sono diventate dei veri e propri megafoni per raccontare ciò che si vive davvero all’interno di un’azienda. Le persone che ne fanno parte diventano ambasciatori del brand e, con la loro esperienza, influenzano l’attrattività dell’azienda per chi cerca nuove opportunità professionali. Per questo motivo, retention e acquisition formano un ciclo virtuoso: un ambiente che stimola e valorizza le persone non solo migliora la soddisfazione interna, ma diventa un polo d’attrazione per i migliori talenti sul mercato. Così la talent acquisition diventa molto di più di una semplice operazione di recruiting: diventa uno strumento di reputazione aziendale.
Glassdoor: il social network del reclutamento
Non possiamo sottovalutare l’impatto dei social media e delle recensioni nel panorama lavorativo contemporaneo. Le persone, infatti, desiderano conoscere in modo approfondito come si vive in un’azienda e quali opportunità di crescita sono disponibili. Per questo cercano, anche e soprattutto online, le testimonianze di chi ha già avuto esperienze, oppure opinioni e/o recensioni che contestualizzino, positivamente o negativamente, l’ambiente lavorativo dove vorrebbero inserirsi. In questo ambito Glassdoor diventa rilevante: non si limita a essere una piattaforma di recensioni, ma funge da autentico social network del lavoro. Perciò, le aziende che comprendono l’importanza di creare una realtà in cui i talenti si sentano valorizzati, ascoltati e motivati a lungo termine, potranno vedere la propria attrattività aumentare anche nel digitale.
La formazione continua: un fattore chiave per la retention dei talenti
In questo contesto socio lavorativo, la formazione continua è un elemento fondamentale nella strategia di retention. Investire nello sviluppo delle competenze delle persone che lavorano, non solo aumenta il loro valore all’interno dell’azienda, ma crea anche un clima di fiducia e di impegno reciproco. Le aziende che offrono opportunità di crescita professionale dimostrano di credere nel potenziale di chi collabora con loro, favorendo così un senso di appartenenza e di motivazione.
La formazione, gestita tramite programmi strutturati e personalizzati come quelli che realizziamo in Executive Solutions, permette di rimanere al passo con le novità del settore e incoraggia l’emergere di idee innovative. Le imprese che si dedicano attivamente alla crescita delle proprie risorse umane si posizionano in modo vantaggioso nel mercato, poiché, chi è formato, tende a essere più soddisfatto e a dare un contributo significativo al successo collettivo.
La diversità come leva strategica
Inoltre oggi, mettere al centro diversità e inclusione nelle strategie per attrarre e mantenere i talenti è una scelta essenziale. Un ambiente di lavoro inclusivo, dove ogni voce trova spazio e valore, non solo arricchisce il team con nuove prospettive, ma aumenta anche l’engagement e la soddisfazione. Le aziende che puntano su questi valori risultano molto più attrattive, soprattutto per le nuove generazioni, attente alla cultura aziendale e ai valori prima di accettare un’offerta.
Il circolo virtuoso tra retention e acquisition: un investimento su due fronti
Non è più possibile considerare la talent acquisition come un processo isolato. La vera differenza risiede in una sinergia in cui trattenere i talenti implica attrarne di nuovi, poiché le esperienze positive contribuiscono a costruire una reputazione solida e stimolante. Le aziende che sanno bilanciare retention e acquisition non solo attraggono un numero maggiore di candidati, ma garantiscono anche la lealtà dei collaboratori già presenti, creando così un team coeso e resiliente, pronto ad affrontare le sfide con entusiasmo.
In sintesi, la talent acquisition è tanto una questione di attrazione quanto di valorizzazione. E la retention è il segreto per garantirsi un’acquisizione continua e qualificata: non si tratta solo di portare nuovi talenti a bordo, ma di creare un ambiente in cui tutti, nuovi e “vecchi”, vogliano rimanere. Così, per le imprese che vogliono essere competitive, questo approccio non è più solo una scelta, ma una necessità strategica.